Obc ossigeno bene comune è la nuova riforma del comune di Napoli dedicata al tema dei cambiamenti climatici. Con la delibera, come dichiarato dal primo cittadino ‘’si dà l’avvio al programma della Città metropolitana di Napoli denominato ‘’Ossigeno Bene Comune – Napoli Metropoli 30/50’’. Al centro della delibera trovano posto importanti ammodernamenti strutturali e maggiori, questa volta sistematici, controlli territoriali per la valutazione dello status di salute degli impianti termici privati.
Obc ossigeno bene comune è la nuova delibera del comune (prima città italiana) a supporto della qualità dell’aria. Obc è una delibera che mira a mettere in campo azioni concrete per affrontare le sfide dei cambiamenti climatici regolarizzando la qualità dell’aria e le manutenzioni programmate degli impianti termici privati dei cittadini residenti sul suolo comunale.
Tra i provvedimenti della delibera ”Obc ossigeno bene comune” trovano spazio:
- Piano regolatore per la ricarica dei veicoli elettrici,
- 10.000 alberi da piantare entro il 2020
- Estensione delle aree ZTL,
- Riqualificazione energetica immobili comunali,
- Ampliamento e rimodernamento dei mezzi pubblici,
- Controlli a tappeto sullo status degli impianti termici privati.
Nell’ambito del progetto Obc, con la deliberazione di Giunta n.389 del 13/08/2019 il Comune ha approvato le attività finalizzate alla promozione del corretto funzionamento degli impianti termici cittadini (dedicati al riscaldamento e al raffreddamento). Con la nuova delibera gli impianti saranno soggetti a:
- a) operazioni di controllo e manutenzione – secondo quanto disposto dall’art. 7 del D.P.R. 74/2013 e dall’art. 8 della L.R. 39/2018;
- b) controllo di efficienza energetica, nei casi degli impianti di climatizzazione invernale di potenza termica utile nominale maggiore di 10 kW e degli impianti di climatizzazione estiva di potenza termica utile nominale maggiore di 12 kW, secondo quanto disposto dall’art. 8 del D.P.R. 74/2013 e dall’art. 9 della L.R. 39/2018.
OBC: cosa cambia per i cittadini di Napoli? Quali saranno le nuove normative da rispettare per caldaie e impianti termici?
Il controllo di efficienza energetica sarà complementare ma non sostitutivo delle attività di manutenzione ordinaria degli impianti privati (caldaie, scaldabagni ect) già obbligatorie. Tutti i cittadini, per non incorrere in salate sanzioni amministrative, dovranno compilare e trasmettere al Comune il Rapporto di controllo di efficienza energetica e provvedere al versamento del Contributo Impianti Termici (CIT).
Il Contributo Impianti Termici (CIT), che i responsabili degli impianti devono versare al Comune in occasione della trasmissione del RCEE, è destinato a coprire i costi relativi al catasto degli impianti, agli accertamenti amministrativi e alle ispezioni. Secondo l’art. 17, comma 5, della L.R. 39/2018, il Comune deve versare alla Regione una quota parte dei contributi versati dai cittadini. Il contributo si differenzia in base alla tipologia, potenza e alimentazione dell’impianto nonché alla cadenza periodica dei controlli.
Quanto costa il CIT per gli impianti termici?
- Per Generatori alimentati a combustibile liquido o solido: 10<P<35 kW, 2 controlli con cadenza annuale obbligatori: costo del CIT 13,00€.
- Per Generatori alimentati a gas, metano o GPL: 10<P<35 kW, 2 controlli con cadenza annuale obbligatori: costo del CIT 13,00 € (26€ nel caso del primo controllo dopo la prima accensione).
Il controllo che il Comune conta di mettere in atto sarà di tipo territoriale da parte di addetti comunali che valuteranno, nelle case dei cittadini, per gli impianti privati, nell’ambito della delibera OBC ossigeno bene comune:
- Status della caldaia e/o scaldabagno
- Compilazione e aggiornamento del libretto d’impianti
- Periodicità dell’analisi dei fumi della combustione
- Presenza della ricevuta di versamento delle spese comunali*
*ricordiamo che l’ammontare delle spese comunali, da sommare ai costi per manutenzioni ordinarie e verifica fumi ammonta ad €15,00 comprensivi delle spese di trasmissione agli organi competenti.
A tal proposito vi invitiamo a far eseguire i controlli dei vostri impianti esclusivamente a ditte specializzate e qualificate che abbiamo tutte le idoneità e le competenze necessarie per la verifica dei vostri impianti e per lo sbrigo di tutte la burocrazia necessaria per non incombere in pesanti sanzioni amministrative.
OBC ossigeno bene comune & periodicità: qual’è la cadenza per la verifica degli impianti di riscaldamento e raffreddamento?
Non c’è una cadenza sistematica: l’intervallo nel quale verificare lo status di salute e del tasso inquinante del nostro apparecchio può essere rintracciato:
- mediante le indicazioni fornite dal costruttore del nostro modello di caldaia e/o impianto dedicato al raffreddamento/riscaldamento,
- mediante istruzioni fornite dal proprio tecnico di fiducia: nel caso della Lubelli Termica Service sarà nostro onere informare il cliente delle scadenze da rispettare per la verifica dell’impianto e sarà nostra responsabilità aiutare il cliente nella compilazione della burocrazia necessaria da recapitare all’organo comunale di competenza.