Un corretto funzionamento della caldaia domestica passa, anche, attraverso due importantissime attività da svolgere periodicamente: il controllo dei fumi della combustione e la così detta manutenzione ordinaria.
Controllo fumi e manutenzione della caldaia sono due concetti spesso accomunati in un’unica definizione, ovvero “manutenzione”, ma non è propriamente corretto.
Con questo articolo il nostro obiettivo è aiutarvi a comprendere la sostanziale differenza tra controllo fumi e manutenzione della caldaia.
Le differenze tra controllo fumi e manutenzione della caldaia
Nel caso della manutenzione ci si riferisce al corretto funzionamento dell’impianto e alla pulizia del bruciatore e dello scambiatore di calore secondario.
Nel caso dell’analisi dei fumi si fa riferimento all’analisi della combustione e dell’ossido di carbonio prodotto dall’impianto durante il suo funzionamento.
Quest’ultima verifica periodica sull’impianto va svolta nel rispetto dell’obbligo di legge stabilito dal D.P.R. 74/2013.
La periodicità dei controlli – per la manutenzione ordinaria – varia in base a quanto stabilito dalle istruzioni tecniche della caldaia: nel caso dei dispositivi Vaillant, ad esempio, si consigliano due interventi programmatici l’anno di manutenzione.
Così come previsto anche dai nostri abbonamenti di assistenza programmata dedicati a tutti i clienti abbonati del nostro Centro di Assistenza Tecnica Qualificata Vaillant di Napoli.
Viceversa, nel caso dell’analisi dei fumi della combustione, non parliamo di un intervento tecnico finalizzato, magari, alla riparazione “hardware” della caldaia ma a controlli obbligatori per legge, dell’efficienza energetica, la cui periodicità varia in base ad alcuni fattori specifici.
La periodicità dell’analisi dei fumi è così riassumibile:
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ogni 2 anni per impianti termici a combustibile liquido o solido con potenza inferiore o uguale a 100kw
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ogni 4 anni per impianti a gas metano o GPL con potenza inferiore a uguale a 100kw
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ogni anno per impianti termici a combustibile liquido o solido con potenza superiore a 100kw
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ogni 2 anni per impianti a gas metano o GPL con potenza superiore a 100kw
La normativa sull’analisi dei fumi e la manutenzione
La normativa di riferimento per il controllo dei fumi della caldaia è il decreto del Presidente della Repubblica n. 74/2013, che prevede l’obbligo di controllare i fumi ogni 2 anni per potenze inferiori ai 35 kW e se l’impianto è alimentato a combustibile liquido o solido.
I controlli sono invece previsti ogni 4 anni se l’impianto è alimentato a Gpl per quanto riguarda tutti i tipi di caldaie domestiche e condominiali fino a 100 kW.
Viceversa, per le attività di manutenzione, non è previsto un obbligo legale.
L’obbligo – se così possiamo definirlo – è di tipo opportunistico per l’Utente finale.
Sottoporre la caldaia ad interventi di manutenzione programmata è assolutamente propedeutico per il mantenimento degli standard di rendimento della caldaia, tenendone sotto controllo i consumi in bolletta, verificandone periodicamente il corretto funzionamento anticipando potenziali danni tecnici al dispositivo.
Ci auguriamo di avervi supportato nel chiarirvi la differenza tra controllo fumi e manutenzione della caldaia.
In fondo troverete link utili per approfondire i temi qui trattati.
Ove mai doveste essere interessati ad ulteriori chiarimenti, non dimenticate che presso la Lubelli Termica Service troverai professionalità al tuo servizio e la garanzia di affidare la cura del tuo impianto a chi lo conosce da sempre!
Link Utili per approfondire
Analisi dei fumi della combustione;
Manutenzione programmata della caldaia;
Offerta manutenzione ordinaria della caldaia;
Abbonamento manutenzione programmata;