Preparare il climatizzatore per l’estate è un’attività altamente consigliata, con l’arrivo della stagione calda, onde evitare di incappare in spiacevoli sorprese nel momento in cui il nostro dispositivo dovrà aiutarci ad affrontare i primi caldi.
Preparare il climatizzatore, però, è un’attività che – rispetto al controllo pre invernale della caldaia – nell’immaginario collettivo risulta meno sensibile agli occhi dei consumatori.
E’ un grave errore.
Occorre innanzitutto chiarire che non si può pensare di effettuare la “prima accensione estiva” come se nulla fosse, ma occorre prepararsi per evitare qualsiasi problematica e ottenere la massima efficienza possibile.
Preparare il climatizzatore in vista dell’estate è un’attività da intendersi come una vera e propria manutenzione programmatica: non occorre, quindi, a verificare solo la corretta funzionalità dell’apparecchio ma va ben oltre.
Vediamo come, e perché.
Cosa fare per preparare il climatizzatore per l’estate.
Se gli obiettivi sono la massima efficienza, garantire salubrità nell’ambiente e contenere i consumi dell’apparecchio, allora è fondamentale procedere con il controllo e la manutenzione dei filtri.
I filtri devono essere in perfette condizioni, perché permettono di bloccare il 99,9% dei microrganismi che potrebbero comportare un rischio di salute per la famiglia.
Questa è la prima operazione che dunque va effettuata.
Pulire il climatizzatore prima dell’estate
Pulire il climatizzatore, anche per ciò che riguarda l’intera unità interna, senza limitarsi ai filtri, evita il rischio che il climatizzatore possa produrre cattivi odori e lavorare sotto sforzo, consumando quindi di più.
Inoltre, un trattamento battericida è assolutamente necessario, ai fini dell’igiene e della sicurezza, soprattutto se l’apparecchio è rimasto spento per tutta la stagione fredda.
Preparare il climatizzatore per l’arrivo del caldo, non finisce qui: attenzione al gas refrigerante
La verifica del gas refrigerante è un’operazione altrettanto importante.
Una diminuzione del gas refrigerante andrebbe a ridurre l’efficienza del climatizzatore che si traduce con un aumento corposo dei consumi energetici.
Questa operazione, rispetto alle altre che sono comunque delicate, richiede una certa competenza nel settore per cui è consigliabile rivolgersi a una ditta specializzata per verificare lo stato in cui si trova il gas refrigerante e porre rimedio a una eventuale mancanza, e di affidarsi esclusivamente ad un tecnico in possesso del patentino F-Gas, del quale vi abbiamo parlato in un precedente articolo.
Conclusioni
- Rimozione carcassa e telaio
- Smontaggio filtri
- Pulizia dei filtri con prodotti detergenti ad effetto sanificante
- Schiumatura e lavaggio del ‘’pacco lamellare’’ dell’apparecchio: ove si annida la più alta percentuale di microbi, virus, batteri, polveri sottili e in generale di tutti i residui sporchi e dannosi.
- Sanificazione mediante prodotti PMC (Presidi Medico Chirurgici) applicati con erogatore vaporizzante e nebulizzante.
- Verifica corretta funzionalità dell’apparecchio.
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