L’aria condizionata fa male? una domanda probabilmente posta di frequente, alla quale cercheremo di offrire una risposta nel merito.
Attenzione: prima di proseguire la lettura di questo articolo, è bene che il Lettore sappia che il presente non vuole assolutamente sostituirsi al parere e/o alla consulenza del Medico di Fiducia il quale, in ogni caso, ha sempre l’ultima parola sulla salute dell’utente/paziente.
Fatta questa doverosa premessa, proviamo ad offrire una risposta sull’argomento
L’aria condizionata fa male? cerchiamo di fare chiarezza
Utilizzata per alleviare il caldo, l’aria condizionata può determinare, se non usata in maniera corretta, effetti negativi sulla salute dell’utente.
L’aria condizionata fa male, sicuramente se utilizzata “senza freni” e certamente in presenza di specifiche problematiche cliniche nell’Utente che potrebbero sconsigliarne l’utilizzo.
Ma non è l’aria condizionata in se ad essere potenzialmente rischiosa per la salute, ma bensì il suo utilizzo e, chiaramente, lo status del dispositivo predisposto alla sua produzione e distribuzione nell’ambiente in cui è in funzione.
I condizionatori di fatto, se impostati ad una temperatura eccessivamente più bassa rispetto alla temperatura esterna, possono essere rischiosi per il corpo che non è abituato ad abituarsi rapidamente a improvvisi sbalzi di temperatura.
La prima cosa da fare, quindi, è di evitare gli sbalzi termici eccessivi: la temperatura ideale è di 20°C e, ad ogni modo, lo scarto di temperatura tra interno ed esterno non dovrebbe mai superare i 7°C di differenza.
Se non usata correttamente, l’aria condizionata del climatizzatore nasconde qualche insidia per la salute: bronchiti, rinosinusiti batteriche, raffreddori, dolori articolari ecc.
Altrettanto chiaramente, l’aria condizionata fa male se utilizzata per un tempo molto prolungato ed in presenza di uno status di non perfetta salute da parte dell’utente.
Il consiglio è sempre quello di non abusare, ovvero di non utilizzare l’aria condizionata del climatizzatore per troppe ore consecutive e non alla massima potenza.
Due ore a circa 5°-7° C di differenza rispetto l’esterno, dovrebbero bastare per rinfrescare l’ambiente in cui il climatizzatore è installato.
In questo caso, consigliamo di spegnerlo e di beneficare del “fresco latente”, per poi magari riaccendere il dispositivo dopo un paio d’ore (ad esempio).
L’aria condizionata è nociva, soprattutto se il Climatizzatore è sporco
La pulizia dei condizionatori – attività rientrante nella manutenzione del prodotto – è un aspetto fondamentale da tenere in considerazione quando si parla di aria condizionata e più in generale di climatizzazione.
Alcuni dei più moderni modelli di climatizzatori Vaillant, ad esempio, sono progettati per purificare anche l’aria da polveri e microbi, ma se i loro filtri non vengono adeguatamente puliti e sanificati, possono diventare l’ambiente ideale per la proliferazione di funghi, virus e batteri che, una volta messi in funzione gli impianti, si diffondono nell’aria e nell’ambiente circostante.
Con la naturale conseguenza che l’Utente aspirerà particelle dannose che, certamente, arrecheranno danni alla salute.
Per questo motivo è sempre buona norma pulire accuratamente e sanificare i filtri dei condizionatori, affidando la manutenzione a Tecnici Competenti, possibilmente certificati F-GAS come i Professionisti della Lubelli Termica Service.