La bozza del progetto di legge Ue sulle energie rinnovabili conferma l’obiettivo del 38 – 40% per il 2030
Il tema delle energie rinnovabili in Italia è – soprattutto negli ultimi anni – fortemente al centro del pubblico dibattito.
I così detti “cambiamenti climatici” in corso hanno certamente dato una forte accelerata in tal senso. E l’Italia, dal punto di vista legislativo, ha pian piano cercato di mantenere gli impegni. Ma spesso non è bastato. Soventi infatti sono stati i richiami dell’UE verso l’Italia. Indipendentemente da dinamiche forse “più grandi di noi” è importante, a nostro avviso, chiarire un punto determinante. L’obiettivo, di tutti, è la salvaguardia del pianeta e del suo ecosistema. Ma come? I singoli paesi hanno cercato di adeguarsi con incentivi economici-fiscali per la cittadinanza, finalizzati alla messa in opera di interventi strutturali ad impatto zero. Bonus di riqualificazione energetica, incentivi sull’acquisto di elettrodomestici e/o auto a basso impatto. Ma non basta. Ecco che la UE, da come scopriremo, sembra aver dato una nuova accelerazione al progetto di salvaguardia del clima e dell’ecosistema naturale.
La riforma UE sulle energie rinnovabili nella comunità europea
EurActiv.com anticipa i dettagli della bozza della direttiva UE in arrivo.
La Commissione dovrebbe confermare l’obiettivo del 38-40% di produzione energetica da fonti rinnovabili entro il 2030.
Entro il 2030, quindi, l’Unione Europea dovrebbe confermare il suo impegno nel produrre il 38-40% di energia da fonti green e rinnovabili.
La presentazione della direttiva Comunitaria dovrebbe avvenire entro il 14 luglio 2021. Il provvedimento, che dovrebbe essere annunciato entro il 14 luglio, prevederà adeguamenti normativi paritari per tutti gli stati membri e specifiche per i Paesi più indietro dal punto di vista della riqualificazione energetica.
Energie rinnovabili in Italia: cosa dice la UE?
Sempre EurActiv anticipa che sulle energie rinnovabili in Italia (tra i paesi un pò più indietro in tal senso) ci sarà una spinta ulteriore alle energie rinnovabili utilizzate per il riscaldamento e il raffreddamento, con un nuovo obiettivo vincolante di incremento annuo dell’1,1%.
Divieto di combustibili fossili nel teleriscaldamento e teleraffreddamento. Standard di riferimento Ue per le energie rinnovabili utilizzate negli edifici. Aumento del target delle rinnovabili per i trasporti, dal 14% al 26%.
Aumento del sotto-obiettivo per i biocarburanti avanzati dal 3,5% al 5,5% e introduzione di un obbligo di rifornimento per il trasporto aereo.
Per quanto riguarda il riscaldamento e il raffreddamento domestico, in aggiunta ai bonus già in vigore per le riqualificazioni energetiche, dovrebbero essere previsti ulteriori bonus – questa volta UE – per offrire ai cittadini la “materiale possibilità” di accelerare il percorso di riqualificazione energetica mediante l’acquisto di nuove caldaie a condensazione a basso impatto, nuovi dispositivi dedicati alla produzione di energie rinnovabili, nuovi climatizzatori con gas R3 a batto impatto sull’atmosfera etc.
Certamente anche Vaillant, da questo punto di vista, come sempre fatto continuerà ad adeguarsi nella produzione di dispositivi sempre più green.
Il tema delle energie rinnovabili in Italia – a quanto pare – sta per ricevere un ulteriore e positivo “scossone”. E noi, non potremmo esserne più felici.
La salvaguardia del pianeta è il principale obiettivo sul quale dovremmo costantemente concentrarci senza distrazioni.